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Una brutta faccenda

Firenze, aprile 1964. Sono le nove di sera quando un vecchio amico del commissario Bordelli irrompe in questura per informarlo di aver appena visto un morto in un campo nei pressi di Fiesole. Ma, poco dopo, sul luogo dell'ipotetico delitto, Bordelli trova soltanto una bottiglia di cognac e un cane rabbioso. Qualche giorno più tardi, invece, al Parco del Ventaglio, un cadavere viene trovato, ed è quello di una bambina strangolata e con i segni di un brutto morso sulla pancia. Iniziano le indagini e il terribile sospetto che una tale mostruosità possa essere opera di un maniaco pronto a colpire ancora trova in breve un'agghiacciante conferma: un'altra bambina, un altro strangolamento, lo stesso morso.
Edizione speciale con «Le strade di Bordelli»: foto di Iari Marcelli e didascalie dell'autore.

Il commissario Bordelli, magnetico e malinconico come un eroe di Chandler.

Il commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non è facile dimenticare.

C’è un nuovo sceriffo in città. Il commissario Bordelli, con la sua sanguigna umanità tutta italiana e tutta toscana, si inserisce oggi nella grande tradizione dei De Vincenzi e dei Duca Lamberti: poliziotti complessi e tormentati che raccontano un’Italia ingenua e cattiva che ancora non sapeva di essere così noir.

Ci piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da ’come eravamo’, per un’attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all’esistenza e ai ritratti della gente comune... un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano.

Una tormentata figura di investigatore e un'Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi.

Le storie del commissario Bordelli
Gli altri libri di Marco Vichi

Il nuovo venuto

Se mai un giorno

Per nessun motivo

Buio d'amore

Donne donne

Delitti in provincia

Il brigante

Città in nero

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