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Il guardiano degli innocenti

Collana
SuperTEA
Numero di pagine
384
Formato
Brossura
Traduttore
Raffaella Belletti
Su licenza di
Nord
Ean
9788850266722
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Altre edizioni

LA SAGA CHE HA ISPIRATO THE WITCHER
LA SERIE EVENTO DI NETFLIX

Geralt di Rivia è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi...  Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia...

La saga di The Witcher
Il guardiano degli innocenti
La spada del destino
Il Sangue degli Elfi
Il tempo della guerra
Il battesimo del fuoco
La Torre della Rondine
La Signora del Lago
La stagione delle tempeste


La serie di romanzi di Andrzej Sapkowski ritorna (finalmente) a essere un caso letterario.

Geralt di Rivia è il Witcher creato dalla penna raffinata di Andrzej Sapkowski, autore polacco di una delle saghe fantasy di maggior successo.

Un mondo fantasy che gareggia per dimensioni e importanza con quello del Trono di Spade.

Leggere Sapkowski è come farsi ammaliare da un potente incantesimo.

Uno dei migliori esempi di fantasy moderno.

Un vero fenomeno letterario.

La saga completa di The Witcher è una delle pietre angolari di ogni collezione del fantastico che si rispetti.

DAL LIBRO

L'uomo prese un rotolo di pelle di capra bianca. «È vero quello che c'è scritto?» «Ah, è di questo che si tratta, dunque», disse il borgomastro. «Hai l'emblema di strigo?» Lo sconosciuto infilò la mano nell'apertura del farsetto e ne estrasse una catena d'argento, cui era appeso un medaglione tondo raffigurante una testa di lupo che digrigna i denti. «Ce l'hai un nome? Dammene pure uno qualsiasi, non lo chiedo per curiosità, ma solo per facilitare la conversazione.» «Mi chiamo Geralt.» «Vada per Geralt. Di Rivia, a giudicare dall'accento.» «Di Rivia.»

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