Dove siamo Via Gherardini, 10 - 20145 Milano
Tel 02 34597625
Seguici su
Dove siamo Via Gherardini, 10 - 20145 Milano
Tel 02 34597625
Seguici su
close

Il filo della tua storia

Collana
TEA HIT
Numero di pagine
400
Formato
Brossura fresata con alette
Traduttore
Katia Bagnoli
Su licenza di
Longanesi
Ean
9788850273669
In libreria dal
17 Ottobre 2025
Guarda il video

Un racconto di famiglia e amicizia, un romanzo commovente e illuminante
sul tempo che abbiamo. Un inno a vivere la vita ogni giorno che resta.

Sembra un mattino qualsiasi: spegni la sveglia, ti versi il caffè e ti prepari per affrontare la giornata. Ma, quando apri la porta d'ingresso, trovi una scatoletta di legno sul pianerottolo. Non sai chi l'abbia mandata. Non sai che cosa contenga. Apri. Dentro c'è soltanto un pezzo di filo. In tutto il mondo, ogni persona che abbia compiuto ventidue anni riceve la stessa scatola misteriosa. E, nel giro di un istante, tutto cambia per sempre: quel filo rappresenta il tuo destino. La sua misura, diversa per ciascuno, indica con precisione quanto tempo ti resta da vivere. Il mondo si divide tra chi ha il filo lungo e chi, invece, corto. Lo scontro è inevitabile: da un lato chi ha tempo e può investire nel futuro, dall'altro chi non ne ha e deve fare i conti con una fine prossima. E, nel mezzo, chi preferisce non sapere e sceglie di non aprire quella scatola. Tra milioni di persone, ce ne sono otto i cui destini sono inestricabilmente intrecciati: una coppia che pensava di avere tempo, un medico che è certo di non averne, amici di penna che diventano pian piano qualcosa di più, commilitoni pronti a tutto pur di contrastare un sistema ingiusto e un politico senza scrupoli che non esita a sfruttare la paura degli elettori a proprio vantaggio.

Uno dei talenti contemporanei più interessanti.

“Il filo della tua storia mostra come le discriminazioni vengono create dall’umanità, perché non hanno niente di naturale, ma dipendono dall’incapacità di convivere nella diversità, e finiscono col decidere il destino di chi sembra essere nato con la caratteristica sbagliata.”

Come (quasi) ogni distopia, anche questa in realtà ci racconta chi siamo: prendendo come punto di partenza l'assurdo dei fili, il ritratto dell'America - (ma anche nostro) - che ne viene fuori è tremendamente realistico. E costringe a pensare. (…) Resta, alla fine, la scoperta e la certezza che, anche partendo dalla morte, non si fa che raccontare e dare senso alla vita.

Condividi