Dove siamo Via Gherardini, 10 - 20145 Milano
Tel 02 34597625
Seguici su
Dove siamo Via Gherardini, 10 - 20145 Milano
Tel 02 34597625
Seguici su
close

Donne di porcellana

Collana
TEA HIT
Numero di pagine
384
Formato
Brossura fresata con alette
Traduttore
Roberto Boi
Su licenza di
Nord
Ean
9788850273652
In libreria dal
17 Ottobre 2025

La prima rivolta operaia femminile raccontata attraverso
la storia di due donne unite negli ideali, divise da destino.

Una piccola Versailles industriale. È così che Clotilde Haviland definisce la fabbrica di porcellane del marito, un esempio di efficienza che a Limoges, nel 1905, arriva a dotarsi di una macchina rivoluzionaria, capace di riprodurre fedelmente qualsiasi disegno, dal più semplice al più elaborato. Durante il discorso inaugurale, Clotilde guarda con orgoglio a quello strumento che rappresenta un progresso anche per gli operai. Davanti a lei, tra le operaie, Anne invece sa che per le donne non cambierà proprio niente. Nessun avanzamento tecnico potrà mai garantire loro salari uguali a quelli degli uomini, né far cessare le occhiate lascive del caporeparto. Eppure non si sarebbe mai immaginata di assistere, qualche giorno dopo, addirittura allo stupro di una ragazzina di appena quattordici anni né di sentirsi dire dalle colleghe che si tratta di una prassi normale, una sorta di ius primae noctis del caporeparto. Per mesi, Anne è rimasta nell'ombra, per non rischiare che qualcuno scoprisse il segreto che l'ha condotta a Limoges e che, se rivelato, potrebbe distruggere ciò che ha di più caro. Adesso, però, non può continuare a tacere. È una rabbia incandescente, la sua, la rabbia di chi non si era reso conto di aver raggiunto il limite e che all'improvviso esplode, incontrollata e incontenibile. E si diffonde, come una scintilla gettata nella paglia. In un attimo sono decine, poi centinaia le donne che scelgono di lottare con Anne. Dall'altra parte della barricata, Clotilde è a un bivio: lei che non è nata ricca, e che ha provato sulla propria pelle le difficoltà della condizione femminile, scoprirà che il suo destino è inestricabilmente legato a quello di Anne…


DAL LIBRO

Anne ribolliva di rabbia. Il mondo non parlava d'altro che di progresso, eppure in quella fabbrica le donne erano considerate una proprietà del padrone. Ciascuna di loro aveva vissuto una «disavventura», subito «un'umiliazione»; o incontrato un caporeparto che aveva fatto «i suoi porci comodi». «Non dobbiamo più accettare questa barbarie!» gridò d'un tratto. «Ci hanno tolto la nostra dignità. Ebbene, è venuto il momento di riprendercela!»

Condividi