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Una porta nel cielo

Collana
TEA Varia
Numero di pagine
304
Formato
Cartonato con sovraccoperta
Ean
9788850262144
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Altre edizioni
L'autobiografia del «Divin Codino»

Gli esordi, i Mondiali, il Pallone d’oro, le vittorie e le sconfitte: il racconto sincero ed emozionante di uno dei campioni più amati

Pubblicato vent’anni fa, Una porta nel cielo è il ritratto più autentico di Roberto Baggio, calciatore e uomo, colto in quel preciso momento, a un paio di stagioni dal ritiro: una fotografia dai colori ancora brillanti, una testimonianza preziosa, una storia che non si può dimenticare.

Da tempo introvabile, e circondata da un alone di culto, torna finalmente disponibile l'autobiografia di Roberto Baggio, l'unico testo cui il grande campione ha affidato senza reticenze, ma con il suo stile sempre misurato, i ricordi, le confidenze, le rivelazioni, gli «sfoghi gentili» della sua carriera di calciatore: l'esordio precocissimo, la serie A, il tormento senza fine del ginocchio infortunato; i rapporti con gli allenatori, con le società, con i «colleghi» e coni tifosi; il numero 10, la Nazionale e i rigori; ma anche gli affetti, gli amici, le piccole cose di ogni giorno, il richiamo della natura, e soprattutto la scoperta della dimensione spirituale della vita. Uno sportivo capace di sacrifici impensabili, un campione dotato di un talento purissimo, un uomo riservato che non si è mai arreso...
Pur a distanza di anni Una porta nel cielo resta una lettura avvincente, ricchissima ed emozionante: la fotografia di un momento preciso, di svolta. Una manciata di mesi prima del ritiro, alla domanda «Che futuro ti attende?», Roberto Baggio rispondeva: «Non lo so. Allenare professionalmente, al momento, non è in cima ai miei pensieri. Ho una gran voglia di contemplare la natura, di dedicare tempo a me stesso e agli altri. Credo che farò una vita appartata, lontano dal frastuono, dai luccichii ingannevoli. Come sempre ho fatto. Cercherò di essere d'aiuto a me stesso e, soprattutto, ad altri». Oggi sappiamo che è esattamente quello che ha fatto, e anche da questo si misura la grandezza, oltre che dello sportivo, dell'uomo. 

«L'aspirazione di chi gioca a calcio con passione, specie se fantasista, non è tanto quella di segnare, ma di segnare in maniera originale, mai banale. Quel momento vale tutto. Questa, per me, è l'essenza del calcio. Un'invenzione continua.»

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